Marco, Malvina, Federico, Chiara, Alessandro e Cristina. Sei amici. Sei giovani attori eternamente adolescenti, disoccupati, che recitano la loro “parte”, sul palco e nella vita. Lo spettacolo si apre con la festa dei trenta anni di Marco. Una serata come tante altre, pensano. Non fosse che tra una risata e qualche calice di troppo, Marco rivela di avere un cancro ai polmoni e che gli restano pochi mesi di vita. In un clima di sgomento e tristezza, come ultimo desiderio, il ragazzo chiede agli amici di aiutarlo a costruire una barca per portarla al largo nel mare. Tutti e sei accettano di partecipare a questa impresa bizzarra, senza sapere che la costruzione di questa barca, come lo scoperchiamento del vaso di Pandora, li porterà a mostrare la parte più intima e nascosta che hanno dentro. Tradimenti, equivoci, cose dette e non dette, la malattia che avanza, la dipendenza. Gli eventi si susseguono tra comicità e situazioni fortemente emotive in cui i sei ragazzi si confrontano e si scontrano su temi importanti come la carriera, la sessualità, la diversità. Marco, come muto osservatore, assiste a tutto questo finchè, davanti alla barca ormai finita e calata in mare, capisce chi può realmente salire e chi dovrà rimanere a terra. Una tipica black comedy, in cui si ride tanto, si riflette e ci si commuove, concepita dal giovanissimo autore, attore e regista Massimiliano Aceti.
NOTE DI REGIA
Scritta nel 2016 da Massimiliano Aceti, “Fumo” è una drammaturgia contemporanea portata a termine in meno di una settimana. Come lui stesso afferma, “è una scrittura piena di rabbia”, che nasce dal bisogno di riconfermare la propria indipendenza come artista di fronte alla prepotenza di un sistema teatrale che spesso si basa su istrionismi e giochi di potere. L’intero spettacolo si fonda unicamente sugli attori: l’allestimento semplice, scarno, ma di grande funzionalità costringe a rapportarsi con il compagno di scena. Così come il tema della malattia e della dipendenza da nicotina, trattati in maniera consapevole e mai patetica, diventano il non detto con il quale tutti i protagonisti devono necessariamente confrontarsi e rappresentano la cartina tornasole che costringe a mostrare a sé stessi e agli altri il significato profondo dell’amicizia, dell’amore e del tradimento, in un continuo intreccio di relazioni che sta alla base della messa in scena.
CREDITS
Drammaturgia e regia: Massimiliano Aceti // Interpreti: Marco Feroci, Malvina Ruggiano, Alice Ferranti, // Chiara Mancuso, Federico Lima, Massimiliano Aceti // Musiche originali: Alessandro Cosentini Costumi: Malvina Ruggiano // Scenografia e luci: L’Ottava // Foto e grafica: Giorgia Ruggiano // Organizzazione: Alice Ferranti
DURATA
1 ORA
PREMI
Spettacolo vincitore della residenza artistica “Rifugio d’artista” Edizione 2016, Ceresole Reale (TO)
Spettacolo vincitore Rassegna di teatro under 35 “Quinta Armata” Edizione 2017, Roma
Selezione ufficiale Festival MILANO OFF Edizione 2017, Milano.
RASSEGNA STAMPA
“Uno spettacolo di grande teatro, che commuove, diverte e sorprende, sulle rive del lago di Ceresole.”
“Uno spettacolo scritto e diretto da Massimiliano Aceti e interpretato da un gruppo di giovani e talentuosi attori. Una recitazione snella che riesce ad esprimere con immediatezza e sincerità ciò che potrebbe accadere a tutti: La morte che introduce alla vita, quella adulta. Il giovane gruppo di attori se la cava bene nel dipingere la tempesta di emozioni straordinarie che travolge una normale routine di interazioni umane: relazioni superficiali o negate, piccoli segreti e leggerezza appena toccata, tuttavia, dalle tematiche relative al lavoro precario e al futuro.” Marco Bombagi – Contrappunti